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Riforma orientamento e moduli formativi di 30 ore nella scuola secondaria secondo grado

L’orientarsi è l’elemento essenziale durante tutto l’arco dell’esperienza formativa e professionale della persona: è un processo di lifelong learning diretto a favorire la maturazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per definire (o ridefinire) i propri obiettivi personali e professionali in rapporto al contesto sociale, economico e culturale in cui si è inseriti e per elaborare un progetto di vita con la capacità di sostenere le scelte che esso comporta.

Da questo punto di vista tutta la scuola ha una funzione particolarmente orientativa, in quanto preparazione alle scelte decisive della vita, puntando a favorire l'autonomia di pensiero degli studenti, a sviluppare l’autostima e la spinta motivazionale, favorendo anche il superamento delle difficoltà che possono presentarsi durante il percorso.

L’orientamento costituisce pertanto una responsabilità per tutti gli ordini e gradi di scuola, per i docenti, per le famiglie e i diversi attori istituzionali e sociali con i quali lo studente interagisce.

 

La riforma dell’orientamento, prevista dal PNRR, prevede che le scuole secondarie attivino appositi moduli formativi. Per dare attuazione alla riforma, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha adottato, con DM n. 328/2022, le Linee guida per l’orientamento.

La riforma si propone i seguenti obiettivi:

  • rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione per una scelta consapevole e ponderata (della scuola secondaria di II grado), tale da valorizzare le potenzialità e i talenti degli studenti;
  • contribuire alla riduzione della dispersione scolastica;
  • favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria e del mondo del lavoro.

 

Quanto alle attività da svolgere per conseguire gli obiettivi sopra riportati, nelle Linee guida si sottolinea che le stesse vanno organizzate superando la sola dimensione trasmissiva delle conoscenze, valorizzando la didattica laboratoriale, nonché ricorrendo a tempi e spazi flessibili e alle opportunità offerte dall’esercizio dell’autonomia scolastica.

 

 

Moduli formativi

Una delle novità principali della riforma riguarda lo svolgimento nella scuola secondaria di moduli di orientamento formativo, che rendono così l’attività (di orientamento) ben strutturata e frutto di una precisa progettazione.

Le scuole secondarie di secondo grado attivano a partire dall’anno scolastico 2023-2024:

  • moduli di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curricolari, per anno scolastico, nelle classi prime e seconde;
  • moduli curriculari di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore per anno scolastico, nelle classi terze, quarte e quinte.

 

Al fine di migliorare l’efficacia dei percorsi orientativi, i moduli curriculari di orientamento formativo sono integrati con:

  • i PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento);
  • i percorsi di orientamento di 15 ore ciascuno nelle classi terze, quarte e quinte, promossi dalle università e dagli Istituti AFAM;
  • le azioni orientative degli ITS Academy;
  • le azioni relative al programma “Erasmus+” 2021-27.

  

 

Progettazione moduli

La progettazione didattica dei moduli di orientamento e la loro erogazione si realizzano anche attraverso collaborazioni che valorizzino l’orientamento come processo condiviso, reticolare, co-progettato con il territorio, con le scuole e le agenzie formative dei successivi gradi di istruzione e formazione, con gli ITS Academy, le università, le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, il mercato del lavoro e le imprese, i servizi di orientamento promossi dagli enti locali e dalle regioni, i centri per l’impiego e tutti i servizi attivi sul territorio per accompagnare la transizione verso l’età adulta.

   

   

Articolazione moduli

Nelle Linee guida si evidenzia che i moduli di 30 ore costituiscono uno strumento fondamentale per supportare gli studenti “a fare sintesi unitaria, riflessiva e interdisciplinare della loro esperienza scolastica e formativa, in vista della costruzione in itinere del personale progetto di vita culturale e professionale, per sua natura sempre in evoluzione. Pertanto, non possono essere in alcun modo considerati come il contenitore di una nuova disciplina o di una nuova attività educativa aggiuntiva e separata dalle altre.

 

Conseguentemente, le 30 ore:

  • non vanno necessariamente suddivise in ore settimanali prestabilite;
  • possono essere gestite in modo flessibile dalle scuole;
  • vanno articolate in modo da realizzare attività per gruppi proporzionati nel numero di studenti;
  • possono essere distribuite nel corso dell’anno, secondo un calendario progettato e condiviso tra studenti e docenti interessati.

 

Nell’ambito dell’articolazione sopra descritta possono svolgersi quei laboratori che prevedono:

  • l’incontro tra studenti di un ciclo inferiore e superiore per esperienze di peer tutoring;
  • l’incontro tra docenti del ciclo superiore e studenti del ciclo inferiore, per sperimentare svariate attività riconducibili alla didattica orientativa e laboratoriale (rientrano in tali attività le iniziative di orientamento nella transizione tra istruzione e formazione secondaria e terziaria e lavoro, laboratori di prodotto e di processo, presentazione di dati sul mercato del lavoro);
  • la realizzazione di “campus formativi”, attraverso reti di coordinamento fra istituzioni scolastiche e formative, al fine di ottimizzare iniziative che facilitino l’accompagnamento personalizzato e i passaggi fra percorsi formativi diversi;
  • attività di job placement finalizzate a realizzare un raccordo tra domanda e offerta nell’ambito lavorativo.

 

 

Tempistica monitoraggio e documentazione

I moduli saranno oggetto di monitoraggio tramite la nuova piattaforma digitale “Unica”, il sistema informativo del MIM attivo per scuola, famiglie, studentesse e studenti.

Gli stessi, inoltre, saranno documentati nell’E-Portfolio (o portafoglio digitale dello studente).

L’E-Portfolio servirà ad accompagnare i ragazzi e le famiglie nell’individuazione dei maggiori punti di forza e di debolezza, motivatamente riconosciuti da ciascuno studente lungo il proprio cammino didattico formativo complessivamente inteso (insegnamenti, organizzazione delle attività scolastiche ed esperienze significative vissute nel contesto sociale e territoriale)

Per informazioni e per accedere a Unica visitare il sito unica.istruzione.gov.it.

 

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